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Attualità martedì 18 aprile 2017 ore 12:25

Il caso "Matrignano" arriva in Senato

Il caso della scuola di Matrignano arriva in Senato con un’interrogazione al Ministro dell’Istruzione depositata dalla senatrice Donella Mattesini



AREZZO — La decisione di chiudere la scuola di Matrignano e l’ipotizzato trasferimento dei bambini nella struttura della Tricca contraddicono il piano delle opere pubbliche approvato dalla Giunta e dal Consiglio Comunale – spiega la senatrice Donella Mattesinisi tratta di un atto unilaterale in cui è mancato il coinvolgimento delle famiglie. Non solo, comporterà anche dei disagi per le famiglie e per i bambini allontanandoli dal loro contesto e determinerà un sovraffollamento del plesso scolastico della Tricca.

Il Comune deve procedere all’intervento programmato dando risposta alle esigenze della comunità di avere in tempi rapidi una propria scuola, totalmente sicura – continua Mattesinicambiare decisione adesso vuol dire chiudere la scuola e perdere un finanziamento ministeriale di oltre 200mila euro.

Per la senatrice democratica l’amministrazione comunale ha fatto molta confusione: “prima è stato dichiarato che la struttura non era sicura, poi è stato detto che era sicura ma non a norma. Il Comune dica, atti alla mano, come stanno le cose e lo faccia con chiarezza. Credo che sia doveroso procedere agli interventi necessari alla struttura senza perdere i preziosi finanziamenti ministeriali”.

Chiediamo al Ministero – conclude Mattesinise intenda sollecitare il Comune a procedere all’adeguamento della scuola così come programmato inizialmente dando risposta alle esigenze della comunità di avere in tempi rapidi una propria scuola, totalmente sicura, tutelando i diritti dei bambini che trovano pieno riconoscimento legge sulla ‘buona scuola’, dove è stato introdotto il diritto ‘0-6’ che riconosce la centralità dello sviluppo di servizi educativi diffusi nel territorio. Sarebbe anomalo che questa situazione determinasse il venir meno dell’istituto. Inoltre chiedo se il Ministero intenda confermare, e in quali tempi, il contributo assegnato per l’adeguamento della scuola anche se nelle intenzioni dell’amministrazione comunale è mutata la natura dell’intervento”.


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