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Attualità martedì 23 agosto 2016 ore 17:28

"Ruolo a Macrì per pacificare gli animi"

Va giù duro Massimiliano Dindalini, segretario provinciale Pd, sulla nomina del nuovo presidente di Estra



AREZZO — "Il segretario provinciale di Fratelli d’Italia alla presidenza di Estra. In questo modo il sindaco di Arezzo “pacifica” un alleato riottoso con un utile aggiuntivo: al suo posto entra in consiglio comunale un nuovo consigliere che ha rapporti ben più positivi con lo stesso Ghinelli". E' l'attacco che Massimliano Dindalini, segretario provinciale Pd, sferra al sindaco Ghinelli nei giorni in cui viene reso noto il nome del nuovo presidente di Estra .

"Stamani, nel corso dell’Assemblea di Coingas, molti sindaci si sono astenuti su questa scelta che non è stata condivisa nemmeno da quelli di Bibbiena e Sansepolcro. A favore solo Arezzo, Subbiano, Monterchi, Anghiari e Castiglion Fiorentino. Ovviamente non entrando nel merito della figura designata, non può essere sottaciuto il fatto che la decisione del Comune di Arezzo ha esclusivamente motivazioni di natura politica, mira alla pacificazione interna alla destra, provoca la moltiplicazione dei costi dei vertici delle società del gruppo Estra, visto che il presidente dimissionario ricopriva fino ad ora più ruoli nella holding a titolo non oneroso mentre con questa operazione i maggiori costi verranno aggiunti a quelli del Presidente di Estra.

Ancora più grave - continua Dindalini - l’assenza di qualsiasi indicazione strategica sul futuro di Estra, che ha di fronte a sé scadenze decisive: entrata in Borsa, partecipazione a gare, ipotesi di unificazioni in Toscana, rapporti con i comuni soci. Nulla di tutto questo il Comune di Arezzo ha accompagnato alla designazione del segretario provinciale di Fratelli d’Italia. Solo di fronte alle ripetute richieste dei comuni di Cortona, Lucignano, Foiano e Capolona il presidente di OraGhinelli e di Coingas, Staderini, ha elencato i prossimi appuntamenti di Estra.

Si replica il copione, fortunatamente non portato fino in fondo in scena, già visto a Nuove Acque con la proposta di un vice Presidente imposto dai vertici regionali di Forza Italia - conclude Dindalini - In entrambe le aziende, il “civico” Ghinelli ha messo da parte strategie imprenditoriali e nomine consequenziali ed ha fatto la scelta di rispondere positivamente alle imposizioni dei vertici regionali di Forza Italia prima e dei vertici nazionali di Fratelli d'Italia con interessamento diretto dell'onorevole La Russa. Due scelte che tolgono l'ultimo velo all’immagine della lista civica e rendono evidente che quella di Arezzo è un’amministrazione comunale di destra che risponde, quando si tratta di ricoprire ruoli e incarichi, alle indicazioni degli “azionisti” politici. Gli interessi della città di Arezzo rimangono sullo sfondo. Molto sullo sfondo".


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