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Attualità sabato 27 maggio 2017 ore 10:00

Toscana Pride: la libertà di non esser d’accordo

A poche ore dalla partenza della manifestazione LGBTIQA+, arriva il commento delle associazioni che sostengono la difesa della famiglia naturale



AREZZO — A poche ore dalla partenza ufficiale della parata Toscana Pride i movimenti e le associazioni, che nel territorio aretino si battono per la difesa della famiglia naturale e contro la mercificazione della vita e della maternità, intendono manifestare la propria preoccupazione per i contenuti politici del manifesto del Pride regionale.

Di seguito riportiamo il comunicato stampa redatto dalle associazioni: Associazione Casa Betlemme, Associazione culturale Charles Peguy, Associazione Difesa dei valori, Associazione Medici Cattolici Italiani (AMCI) di Arezzo, Associazione Testa E Croce, Centro di Aiuto alla Vita (CAV) di Arezzo, Generazione Famiglia di Arezzo, Movimento Cristiano Lavoratori (MCL) di Arezzo e il Movimento per la vita – Arezzo.

“A tal proposito, a prescindere dalle appartenenze politiche di ciascuno, – riporta la nota – desideriamo esprimere la nostra riconoscenza al sindaco e alla giunta del Comune di Arezzo, per le chiare ed equilibrate parole con cui ha declinato l’invito, mosso dall’associazionismo LGBTIQA+, a sottoscrivere il citato documento.

Siamo anche noi profondamente convinti dei contenuti fortemente divisivi di un manifesto nel quale si avanzano richieste che non solo appaiono condivise da una esigua minoranza dell’opinione pubblica, ma che vanno persino contro lo spirito del nostro ordinamento costituzionale. Solo per citarne alcune: maggiori finanziamenti al mondo LGBTIQA+, piena autodeterminazione nella scelta del sesso anagrafico (anche a prescindere da eventuali interventi chirurgici), matrimonio egualitario, poligamia, adozione per coppie LGBTIQA+ e mercificazione della vita e della donna, attraverso la legittimazione di pratiche come l’utero in affitto e la fecondazione eterologa”.

“Le nostre realtà – proseguono – sanno bene quanto preziosa sia la libertà d’espressione, per le ripetute aggressioni verbali, e talvolta persino fisiche, subite durante le nostre iniziative pubbliche (anche ad Arezzo); per questo auguriamo agli amici LGBTIQA+ che la loro manifestazione possa svolgersi nel migliore dei modi”.

“Arezzo – conclude la nota– è e rimane, da sempre, terra d’amore, di rispetto e di autentica libertà”.


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