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Attualità martedì 02 maggio 2017 ore 18:10

Un doppio evento per dire "no" alle slot machines

Sabato 6 maggio è in programma un'intensa giornata organizzata dal movimento "Slot Mob" di Arezzo, che troverà il proprio apice in un convegno con relatori di rilievo nazionale



AREZZO — Gli aretini si mobilitano contro le slot machines, premiando i bar virtuosi e discutendo di corrette politiche per arginare il gioco d'azzardo. Il movimento Slot Mob di Arezzo torna protagonista di una nuova iniziativa dal titolo "A che gioco giochiamo?" che sabato 6 maggio coinvolgerà le associazioni e i cittadini in una lunga giornata di eventi che troverà il proprio apice in un convegno con relatori di rilievo nazionale. Solo nel territorio provinciale vi sono circa duecento persone coinvolte in percorsi di recupero sanitario per la dipendenza del gioco d'azzardo, mentre si stima che in Italia ogni anno vengano persi diecimiliardi di euro in slot machines, scommesse o gratta e vinci: l'appuntamento aretino vuole sensibilizzare verso tali fenomeni negativi che comportano gravi disagi economici e sociali a migliaia di famiglie. Per arginare queste problematiche, il movimento Slot Mob ha deciso di premiare quei bar che scelgono di privarsi delle slot machines e, di conseguenza, sarà proprio così che si aprirà l'evento "A che gioco giochiamo?", patrocinato da Comune di Arezzo, Usl Toscana Sud-Est e Cesvot.

Il ritrovo è fissato per le 10.00 al bar Spritz di via Benedetto Varchi, un locale che ha recentemente staccato le proprie macchine e che per l'occasione riceverà l'adesivo "Slot-Free" da apporre sulla sua vetrina. Durante questa iniziativa saranno allestiti alcuni giochi contrari alla logica dell'azzardo, dove le abilità motorie e mentali saranno gli strumenti per il divertimento, la socializzazione e l'aggregazione.

«La giornata - spiega Paolo Giusti di Slot Mob, - si aprirà con una colazione di massa a questo bar, come simbolo di riconoscenza per aver compiuto una scelta etica e coraggiosa. Per un locale, infatti, privarsi delle slot machines significa rinunciare ad alti proventi, dunque è necessario valorizzare chi compie questo passo ed accetta un sacrificio economico pur di tutelare il benessere delle persone e la coesione sociale. Ad Arezzo si tratta del terzo locale "deslottizzato", dal momento che nei mesi scorsi abbiamo già premiato il bar 500 e il Caffè Primavera».

La carovana di Slot Mob si trasferirà alle 16.30 alla Casa delle Culture in piazza Fanfani per un convegno a cui è invitata l'intera cittadinanza che vuole avviare un dibattito per valorizzare quelle politiche adeguate e innovative per disincentivare il gioco d'azzardo e i suoi effetti negativi sull'economia.

Dopo i saluti istituzionali, si alterneranno al tavolo dei relatori Simona Neri (sindaco di Pergine Valdarno e responsabile regionale dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani per i progetti contro bullismo e ludopatie), Marco Becattini (direttore del dipartimento di dipendenza della Usl Toscana Sud-Est), Carlo Cefaloni (editorialista e giornalista di "Città Nuova") e Gianni Bacci (presidente dell'associazione "Mi rimetto in gioco"), che parleranno del problema da un punto di vista politico, sanitario, economico e sociale.


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