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Politica venerdì 25 settembre 2020 ore 11:19

​Ballottaggio, faccia a faccia Ralli-Donati

Oggi l'incontro tra il candidato del centrosinistra e il leader di Scelgo Arezzo in vista del secondo turno. Sul tavolo, il futuro della città



AREZZO — Uno di fronte all’altro. Sul tavolo Arezzo e il suo futuro, l’idea di una città che attende di capire da chi e come sarà governata nei prossimi anni e vuole stare in questa partita da protagonista. Sono gli elettori, infatti a scegliere con il voto. Oggi si apre il primo di una serie di confronti che appartengono ai riti della politica quando c’è da affrontare il secondo turno di un’elezione che lascia un passo indietro partiti e liste civiche e concentra temi, problemi, proposte e soluzioni, sulla visione di città che hanno due uomini. Due soli uomini: Alessandro Ghinelli e Luciano Ralli.

Ma la partita, per ora, è a tre e il terzo protagonista è Marco Donati, leader di Scelgo Arezzo artefice del ballottaggio e “custode” di cinquemila voti (oltre il 9 per cento) che fanno la differenza. E’ lui, in queste due settimane l’uomo-chiave attorno al quale “girano” i due contendenti, quello con il quale provare a fare i conti per vedere se tornano. L’uomo-chiave con cui verificare le condizioni di possibili convergenze, alias intese, alias consenso necessario come il pane per vincere. 

Ne ha bisogno Ghinelli che si è fermato sopra il 47 per cento dei suffragi; ne ha bisogno Luciano Ralli per recuperare i dodici punti che lo separano dal sindaco uscente nella corsa a Palazzo Cavallo. Donati tiene aperta la porta di Scelgo Arezzo, il progetto politico che indipendentemente dall’esito del ballottaggio e dei possibili accordi, è destinato a marcare i prossimi passaggi politici in Consiglio comunale e a lasciare traccia in una città che secondo Donati “è rassegnata e deve ritrovare fiducia in se stessa”. Donati vuole stare sui temi perché “non ci interessano accordicchi su un posto in giunta”. Donati vuole di più e le due priorità le ha già messe sul tavolo: lavoro e sanità. Gli emissari di Ralli lavorano da giorni all’incontro che oggi vedrà i due politici ragionare sui se e sui come di ipotetiche sinergie programmatiche.

Non è un caso se proprio in mattinata, cioè alla vigilia dell'incontro con Donati, Ralli si concentra su una delle questioni che impattano col tema della sanità: gli anziani.

“Ad Arezzo ci sono circa quindicimila anziani che vivono soli o in coppie composte da soli anziani e duemila non sono autosufficienti. Chi pensa che possano farcela da soli, rifletta sul fatto che la loro pensione media lorda non arriva agli 800 euro al mese. E ricordo che ci sono duemila famiglie in cui vive una persona con seri problemi di salute e di autonomia”. Il trend è destinato a salire perché “se questo è il presente, il futuro è immaginabile: gli anziani aumentano del 12% e la popolazione totale diminuisce di quasi l'1%”.

Cosa fare? Il candidato sindaco del centrosinistra dice che servono “azioni immediate, tra queste La creazione di centri polivalenti di servizio che facilitino la vita al cittadino con la messa in rete di figure professionali quali medico di famiglia, l’infermiere di famiglia, riabilitazione, Segreteriato sociale; creazione di un Albo al quale le famiglie possano attingere”. Ralli aggiunge l’incremento del numero di anziani presi in carico nei servizi di assistenza domiciliare sociale e socio sanitaria integrata arrivando ad una quota consistente della popolazione anziana. Fondamentale anche una rete di servizi diurni per persone fragili e non autosufficienti con una distribuzione nelle frazioni. Infine una rete di sportelli di ascolto sociale nei quartieri e nelle frazioni”. C’è un ultimo punto che Ralli richiama e, c’è da immaginare, porterà al tavolo di confronto con Donati: “Un ‘piano regolatore’ delle Rsa puntando su strutture di medie e piccole dimensioni con standard abitativi elevati e con la presenza di più servizi al loro interno, utili sia agli ospiti che alle loro famiglie”.

Il menù è pronto.

Lucia Bigozzi
© Riproduzione riservata


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