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Cronaca giovedì 22 ottobre 2020 ore 14:28

In trasferta dal Lazio per truffare "col resto"

Prima il tentativo in un bar di Bibbiena, poi a Poppi. Denunciati dai Carabinieri che allertano anche su raggiri con lo sportello bancomat



BIBBIENA — Specializzati delle "truffe del resto" avevano scelto il Casentino, esattamente Bibbiena e Poppi, per mettere a segno altri raggiri. Ma si sono trovati davanti un barista  decisamente "sveglio" e due equipaggi dei Carabinieri della Compagnia del comune capoluogo che li hanno praticamente “chiusi” in viale Europa, all'ombra del castello dei Guidi.

Protagonisti della vicenda due rumeni, di 26 e 28 anni, con analoghi episodi alle spalle, in "trasferta" dal litorale laziale nella vallata a bordo di un’auto, con targa francese, che certamente avrebbe ostacolato la loro identificazione se fossero riusciti a mettere a segno le truffe. 

Hanno individuato un bar di Bibbiena, hanno consumato e al momento di pagare hanno presentato banconote di valore superiore alla consumazione. Attendendo il resto, hanno fanno scattare una serie di stratagemmi con l’intento di confondere il titolare che, però,“esperto” del mestiere, ha immediatamente compreso le cattive intenzioni dei due malfattori. 

Ha, quindi, allertato il 112 e fornito ai Carabinieri un’esaustiva descrizione dei due che, non paghi, del tentativo di truffa a Bibbiena, si sono diretti a Poppi per individuare un nuovo obiettivo da colpire. In viale Europa i Carabinieri della stazione locale, con l’ausilio dei colleghi di Strada in Casentino, hanno intercettato la Citroen francese. 

Immediato l’esito degli accertamenti sul loro conto: già in passato avevano commesso simili azioni e di fatto, in Casentino, erano senza dubbio gli autori del tentativo di truffa ai danni del bar. A loro carico è partita subito una denuncia per tentata truffa in concorso e il rimpatrio con foglio di via obbligatorio dal comune di Bibbiena.

"I Carabinieri della Compagnia di Bibbiena, proprio in questi giorni - e a tal proposito mettono in guardia i cittadini - stanno trattando una serie di denunce da parte di venditori privati di oggetti online che ricevono domande di acquisto da malintenzionati che, convincendo la vittima a recarsi presso un bancomat per ricevere il pagamento, di fatto confondono la stessa ad effettuare bonifici e ricariche a loro favore. Per cui bisogna diffidare di chi propone di pagare gli oggetti messi da voi in vendita su siti/app di e-commerce, utilizzando come forma di pagamento la ricarica/bonifico presso uno sportello automatico bancario. Si ribadisce come sia una tecnica truffaldina per raggirare persone in buonafede".


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