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Attualità martedì 23 gennaio 2018 ore 13:00

Proroga a Nuove Acque, anche l'Ait dice sì

L'assemblea dell'Autorità idrica toscana ha dato il via libera alla proroga della concessione al gestore idrico. Il disappunto del sindaco Ghinelli



FIRENZE — L'assemblea dell'Ait ha dato l'ok alla proroga della concessione a Nuove Acque, il gestore dei servizi idrici, nonostante i numerosi appelli giunti da varie forze politiche per contrastare il provvedimento. Il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli, fermamente contrario alla proroga, è nuovamente intervenuto sulla questione.

“Esprimo grande disappunto per la conferma di un orientamento che ha visto prevalere l'approccio conservativo di una discussa e discutibile gestione del servizio idrico che è passata sopra la testa dei consigli comunali e quindi dei cittadini - si legge in una nota del primo cittadino - Sul tappeto rimangono due questioni di primissimo piano. La prima: verificare la legittimità dell'atto, trattandosi di una proroga che difficilmente mi pare possa essere avallata con le modalità con le quali i Comuni a guida Pd hanno voluto sostenere”.

“La battaglia quindi circa la legittimità non può essere considerata completamente chiusa e in questo senso credo che gli organi preposti debbano essere correttamente sollecitati nell'interesse di tutti, compreso anche quello del gestore che potrebbe, in ipotesi, non avere ottenuto un avallo perfezionato - prosegue il sindaco Ghinelli - La seconda: indipendentemente da questa brutta pagina, torno con forza a sostenere che la compagine dei protagonisti nella gestione del sevizio idrico vada radicalmente modificata per correggere le storture di una gestione, evidentemente cara solo a una parte del Pd, che invece presenta molte criticità per i cittadini, per le famiglie, per le imprese, essendo ancora ancora oggi di fronte ad un costo del servizio piuttosto elevato se comparato alla media nazionale. Ma non solo". 

"Questa vicenda ha ancora una volta mostrato che davvero su un servizio essenziale si può aggirare il parere dei consigli comunali, mettendo all'angolo gli elementi basilari di qualsiasi percorso decisionale e di fatto considerando completamente inessenziale il volere e la centralità dei territori - conclude Ghinelli nella nota - Anche per questo ribadisco la necessità di un ingresso, qualunque esso sia, costruito sulle regole vigenti, di un soggetto che possa rappresentare una multiutility pubblica capace, con la propria presenza, di sviluppare politiche di gestione della risorsa idrica virtuosa e nell'interesse del territorio per rendere il servizio non più monopolizzato sia sul piano politico che gestionale, cosa che certo bene non ha fatto a questo territorio. Se poi come da più parti si è detto, la multiutiliy in questione, sarà Estra, non posso che esserne pienamente soddisfatto, vista l'impronta di vicinanza ai sindaci e ai territori che questa sta con forza dimostrando nella gestione di un servizio differente ma non distante come quello del gas”.


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