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Politica giovedì 06 agosto 2020 ore 12:35

​Regionali, Macrì si tira fuori ma resta in Estra

L'annuncio sul profilo Facebook: “Mi dispiace ma il mio dovere è continuare l'esperienza in una grande azienda”. I papabili in lizza



AREZZO — Francesco Macrì si ferma. Esce dalla corsa per le regionali. Un passo indietro, non facile, per un esponente di punta del partito di Giorgia Meloni ad Arezzo. Un passo indietro che, inevitabilmente, ne farà fare in avanti a chi, nello stesso partito, ambisce all'ingresso in Palazzo Panciatichi.

E' lo stesso Macrì ad annunciare la decisione con un post sul suo profilo Facebook:Mi dispiace. Mi dispiace veramente non poter accogliere l'invito che mi è stato fatto di candidarmi alle regionali per il mio partito, Fratelli d'Italia. La lettera di chi condivide con me ideali e politica mi ha emozionato, ricordandomi che i legami tra le persone sono il fondamento dell'azione politica. Mi dispiace non poter accogliere l'invito perché, oggi, il mio dovere è altro”.

Macrì spiega le ragioni e al tempo stesso conferma di restare alla guida di Estra nel ruolo di presidente nel quale è stato riconfermato di recente, nonostante pochi giorni fa la maggioranza dei soci della multiutility dell'energia ne abbia chiesto le dimissioni a seguito dell'inchiesta della magistratura e il secondo avviso di garanzia ricevuto dallo stesso presidente.

Macrì scrive di voler “continuare l'esperienza in Estra per difenderla da chi vuole indebolirla, garantire a questa grande azienda le condizioni per raggiungere i traguardi che merita, concretizzare i progetti per l'intero sistema dei servizi pubblici e d’interesse pubblico che anche io ho contribuito a elaborare. Voglio poi essere nelle migliori condizioni per difendermi dalle accuse che mi sono state contestate. La mia coscienza è tranquilla e questa é la condizione per continuare a dare a Estra il massimo delle mie capacità per raggiungere gli obiettivi condivisi insieme. Anche per Arezzo e il suo territorio”.

Macrì “congela” la politica ma adesso il suo dietrofront apre la strada ad altri potenziali candidati. Resta da capire l'orientamento di Silvia Chiassai Martini, sindaco di Montevarchi e presidente della Provincia, che tuttavia ha già dichiarato di non essere interessata allo scranno di consigliere regionale. Il passo indietro di Macrì potrebbe riaprire una riflessione? Pare difficile. 

La corsa si potrebbe aprire per il segretario provinciale di FdI Francesco Lucacci, già candidato nella lista per Palazzo Cavallo insieme al segretario comunale Mirko Latorraca. In corsa resta Nicola Carini, presidente del consiglio comunale di Cortona che a questo punto potrebbe avere davanti a sé un percorso più agevole verso Firenze. Insomma, quotazioni in rialzo. Proprio oggi sul suo profilo Facebook Carini si complimenta con la Chiassai per la decisione di restare alla guida della città di Montevarchi rinunciando all'invito di Fratelli d'Italia e della candidata presidente della Regione Susanna Ceccardi (per la sua lista). In politica, anche il tempismo ha il suo perchè.

Mi dispiace. Mi dispiace veramente non poter accogliere l'invito che mi è stato fatto di candidarmi alle regionali per...

Pubblicato da Francesco Macrì su Giovedì 6 agosto 2020

Lucia Bigozzi
© Riproduzione riservata


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