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Politica sabato 18 marzo 2017 ore 09:35

Un nuovo addio, Gasperini lascia il PD

L'ex vicesindaco di Arezzo annuncia, in un post su Facebook, il suo allontanamento dal Pd. "Non sento più di appartenere a questa comunità"



AREZZO — Stefano Gasperini, ex vicesindaco di Arezzo, è il nuovo scissionista illustre ad abbandonare il Partito Democratico, per approdare nel Movimento Democratico e Progressista.

L'annuncio, diffuso attraverso la sua pagina Facebook, arriva a poche ore dall'addio dell'ex sindaco di Cortona Andrea Vignini.

Una decisone sofferta per Gasperini che commosso dichiara: «Lascio il PD, la mia seconda casa, con le lacrime agli occhi». 

L'annuncio, che anticipa il congresso ormai alle porte, prova a fare chiarezza sulle ragioni che lo hanno allontanato, progressivamente, dal partito: «non sento più di appartenere a questa comunità, non riesco più a ritrovare in essa quelle ragioni di fondo, quei valori, quel disegno di riformismo democratico e innovazione, quella spinta progressista... tutto quello che 10 anni fa mi fece impegnare in questo grande progetto di cambiamento per l'Italia».

Riportiamo, di seguito, il testo integrale del post nel quale Stefano Gasperini annuncia la volontà di riconsegnare la tessera del Partito Democatico:


RAGIONE E SENTIMENTO, OLTRE IL PD

Ho cercato a lungo le parole giuste e non credo di averle trovate. Semplicemente non puoi incatenare nelle parole tanti anni di passione, di progetti, sfide, battaglie. Di volantini, gazebo, sale riunioni, manifestazioni e aule consiliari. Di amicizie, di legami generosi, di scontri, di umanità. Un sommario di cosa è stato per me il PD e di quale senso di appartenenza mi ha legato a questa straordinaria comunità di uomini e donne.

Oggi il mio sentimento è cambiato, non sento più di appartenere a questa comunità, non riesco più a ritrovare in essa quelle ragioni di fondo, quei valori, quel disegno di riformismo democratico e innovazione, quella spinta progressista... tutto quello che 10 anni fa mi fece impegnare in questo grande progetto di cambiamento per l'Italia.

La ragione mi dice che l'involuzione odierna, ossessionata da prepotente autosufficienza, marcata in larga parte da politiche inadeguate e traboccante di fastidio neppure celato verso le voci, non dico critiche, ma anche solo riflessive, spinge a passi diversi, ad un nuovo impegno. Proprio per provare a ritrovare quelle idee di fondo che sono state alla base della grande intuizione di far camminare insieme le esperienze della sinistra riformista e del cattolicesimo democratico.

Per non guardarci l'ombelico, abbiamo smesso di osservarci con spirito critico e costruttivo, abbiamo ridicolizzato memorie e azzerato persone.

Con dolore, con le lacrime agli occhi, anche mentre scrivo queste frasi sconnesse che non ho voglia di scrivere e non riesco a scrivere, lascio il PD, la mia seconda casa.

Ai tanti compagni e compagne, amiche e amici del PD, un sincero abbraccio e un augurio di buon congresso.


© Riproduzione riservata


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