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Attualità martedì 16 maggio 2017 ore 14:44

Un’assistenza di “respiro” territoriale

La Pneumologia finisce in rete sotto la guida di Marco Biagini. I vantaggi di essere curati e monitorati a casa



AREZZO — È stata istituita nei giorni scorsi la Rete di assistenza respiratoria domiciliare aziendale, dedicata ai pazienti con patologiecroniche. E’ guidata da Marco Biagini, direttore della UOSD Pneumologia territoriale: prende in carico e assiste in modo continuativo e programmato i pazienti attraverso interventi domiciliari e in struttura. La Rete è estesa a tutta la Asl Toscana Sud Est e la sua mission è garantire il supporto ai bisogni del paziente, in particolare con insufficienza respiratoria cronica, in ossigenoterapia e/o ventiloterapia domiciliare, tracheostomizzato e non.

L’invecchiamento della popolazione incide molto sulle attività e i bisogni.“I dati epidemiologici evidenziano che il numero di pazienti con insufficienza respiratoria cronica che necessitano di ossigenoterapia continuativa è in costante aumento – spiega Marco Biagini - così come il numero di pazienti sottoposti a tracheotomia per problematiche secondarie a malattie respiratorie, neurologiche, muscolari, traumatiche, neoplastiche, etc. La Pneumologia Territoriale consente di migliorare la qualità della vita dei pazienti, li mantiene in sicurezza al loro domicilio, evita ricoveri inappropriati, promuove la riabilitazione e previene le fasi di criticità. La rete di medici e infermieri è collegata costantemente con i distretti e gli ospedali e si avvale dell’importante supporto dei medici di famiglia”.

Nell’Aretino, medici e infermieri operano in 5 ambulatori specialistici, uno per ogni distretto, e in 5 Case della salute (Arezzo, Civitella, Ponte a Poppi, Loro-Castelfranco e alla sede del distretto di San Giovanni Valdarno) ma fanno riferimento anche all’abitazione dei pazienti e alle strutture socio-sanitarie (Rsa, ospedali di comunità ecc).

Al 31 gennaio 2017 i pazienti in Ossigenoterapia a Lungo Termine (OTLT)in tutto il territorio della ASL Toscana Sud Est sono risultati 1.524, così distribuiti: Area Aretina 718, Area Senese 263, Area Grossetana 543. Alla stessa data, è stata documentata la presenza di 111 pazienti infermi portatori di trachesostomia, di cui 47 in ventilazione meccanica continua domiciliare, così distribuiti: Area Aretina 51 (di cui 23 ventilati), Area Senese 31 (di cui 14 ventilati), Area Grossetana 29 (di cui 12 ventilati).

In forte aumento il numero dei pazienti con SLA in ventilazione meccanica invasiva domiciliare via tracheostomia: nel territorio aretino, da due casi del 2006 siamo passati a 18 casi del 2016. In dieci anni sono quindi quasi decuplicati.

Diminuire il tasso di ospedalizzazione e consentire ai pazienti di essere curati e monitorati tra le mura di casa sono due obiettivi che la Asl Toscana sud est sta perseguendo con forza e investimenti. Già nel 2011 l’Istituto S. Anna di Pisa (Laboratorio Management & Sanità) ha attribuito l’eccellenza alla USL 8 Arezzo per il basso tasso di ospedalizzazione per broncopneumopatia cronica ostruttiva. Sempre il Laboratorio M&S, nel 2015, ha evidenziato, nella Zona Aretina, ottimi risultati per “integrazione ospedale-territorio”, “assistenza domiciliare” e “tasso di ospedalizzazione per broncopneumopatia cronica ostruttiva”.


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