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Cultura lunedì 12 giugno 2017 ore 21:55

Veronica Pivetti conquista la platea di Rondine

Ieri l’incontro dibattito con la regista e attrice sui molteplici volti del disagio giovanile dopo la proiezione del film “Né Giulietta né Romeo”



AREZZO — È stato un incontro che ha messo a fuoco i mille volti del conflitto giovanile, quello che si tenuto ieri a Rondine Cittadella della Pace con la presenza straordinaria di Veronica Pivetti, attrice e volto noto del piccolo schermo che recentemente si è messa alla prova come regista affrontando nella sua opera prima il tema della ricerca dell’identità degli adolescenti, l’omosessualità e la complessità delle relazioni fra pari oltre che con la famiglia e l’ambiente scolastico. Ancora una nuova iniziativa proposta dall’associazione Rondine per promuovere un confronto su questioni di grande attualità. Il film “Né Giulietta né Romeo”, patrocinato da Amnesty International in quanto opera che si batte per la salvaguardia dei diritti umani, ha infatti rappresentato uno spunto importante di riflessione su temi di grade attualità come la violenza sulle donne, il bullismo, la diversità, intesa come causa di emarginazione ma anche come capacità di mettersi nei panni dell’altro.

“Ho creduto molto in questa pellicola e mi sono battuta per realizzarla – ha dichiarato la Pivetti presentando il film – devo dire che da tre anni portiamo in giro questo film e ogni incontro mi da tante soddisfazioni e oggi sono molto onorata di presentarla in una realità così importante come Rondine che ho avuto l’opportunità di conoscere e apprezzare”.

“Presente, futuro, giovani e conflitto. Questo è il filo rosso che ci lega – ha affermato il presidente Franco Vaccari - Veronica Pivetti ha affrontato il tema della chiarificazione della propria identità sessuale: una questione portatrice di conflitto per i giovani. È un conflitto interiore che porta al conflitto sociale che si evolve a cerchi concentrici nella famiglia e tra gli amici conducendo spesso a forme di violenza come il bullismo. Spesso questi conflitti non vengono gestiti bene. Proprio per questo motivo abbiamo scelto di affrontare questa riflessione a Rondine. Perché qui si affronta il tema del conflitto – conclude Vaccari – e i giovani per affrontare la crescita del sé e della propria identità spesso confliggono con la propria famiglia”.

All’incontro, moderato dalla giornalista e saggista Alessandra Di Pietro è intervenuta anche Giovanna Gra, autrice della sceneggiatura di “Né Giulietta né Romeo”. Un dibattito che ha fatto emergere quanto sia necessario aprirsi all’ascolto dell’altro a partire dai genitori che spesso non si rendono conto di non conoscere i propri figli e soprattutto che la chiave della risoluzione del conflitto è sempre il dialogo e la capacità di accettare l’altro abbattendo i pregiudizi che ci portano alla chiusura.


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